La nostra esperienza










Il primo incontro dei coordinatori del progetto (Forte da Casa, Portogallo)


Il primo incontro tra i coordinatori si è svolto nel mese di settembre 2015 a Forte da Casa (Portogallo).

La riunione ha visto la partecipazione dei soli coordinatori del progetto, sette insegnanti donne: Piera Barcelli, (Italia), Helena Ramos (Portogallo), Mariann Haiba (Ungheria), Claudine Delmotte (Francia), Merve Oztekin (Turchia), Esther Burke (Irlanda), riunite sotto la guida di Christina Ramolla (Germania), la coordinatrice generale del progetto stesso. L'incontro è stato di carattere organizzativo, volto a pianificare le attività da svolgere durante il primo anno. È stato anche il momento della conoscenza reale dei rappresentanti delle scuole partecipanti e quindi emozionante e importante dal punto di vista umano e delle relazioni che poi si sono stabilite tra le varie scuole europee. È emersa soprattutto la volontà di fare scoprire e trasmettere un' idea positiva di Europa, fatta di popoli che sono il risultato di migrazioni e integrazioni che hanno dato vita a grandi civiltà. In un momento così cruciale si è ritenuto che sensibilizzare alla diversità come fattore di arricchimento diventi estremamente importante e questo è l'obiettivo prefissato da raggiungere.

Il primo incontro delle delegazioni degli studenti (Vitrolles, Francia)

Il secondo incontro ha visto il liceo Caucadis di Vitrolles ospitare il primo Students Meeting, dal 10 gennaio al 16 gennaio 2016. Il liceo è stato rappresentato dagli alunni Martina Arpesella, Claudia Guastini, Arianna Manfroni Ginevra Masciullo e Luca Zignego, accompagnate dalle professoresse Daniela Bertocci e Catia Castellani.


Il racconto dell'esperienza di Luca, Arianna e Martina:

Martina: "Ciao! Mi chiamo Martina, ho 17 anni e frequento il Liceo Linguistico. La mia più grande passione è quella di viaggiare ed scoprire sempre nuove cose dei paesi che visito. Lo scorso gennaio ho avuto l'occasione di partecipare al Progetto ERASMUS "COLORS OF EUROPE" e di prendere parte all'incontro dei paesi partecipanti a Vitrolles (Francia). Per tutta la durata del progetto abbiamo alloggiato presso delle famiglie locali. La famiglia dalla quale ho avuto l'occasione di essere ospitata era composta da due pensionati, che si sono dimostrati cordiali, gentili e disponibili nei miei confronti. Oltre a me, in questa casa era ospitato un altro ragazzo tedesco partecipante al progetto, con il quale mi sono trovata molto bene. In famiglia ho avuto l'occasione di approfondire le mie conoscenze sulla cultura francese e di migliorare le mie capacità linguistiche. Oltre che alla lingua francese, ho potuto migliorare anche il mio approccio con l'inglese, che era la lingua di incontro tra tutti i sette paesi partecipanti al progetto. Durante la permanenza in Francia, abbiamo svolto degli incontri con tutti i ragazzi degli altri paesi, dove ognuno ha potuto presentare caratteristiche, usi e costumi della propria nazione di provenienza in lingua inglese. I giorni successivi abbiamo formato dei gruppi, ognuno dei quali doveva dedicarsi alla realizzazione di un calendario, una linea del tempo della storia della propria città, di un filmato riguardante la nostra esperienza e di interviste. Il secondo giorno abbiamo visitato la città di Aix en Provence assieme ad una guida turistica, che in seguito ci ha condotti ad un museo storico. Abbiamo gustato un ottimo pranzo realizzato dai ragazzi del Istituto Alberghiero locale presso una sala completamente gestita da loro. Nel pomeriggio abbiamo visitato il museo di arte contemporanea dell'artista ungherese Vasarely. Ho trovato questa esposizione davvero interessante e originale e sono rimasta colpita dalla complessità e dall'astrattezza dei suoi quadri. Quasi al termine della giornata ci siamo potuti confrontare con un membro parlamentare riguardo alla situazione attuale dell'Unione Europea. L'ultimo giorno abbiamo visitato la città di Marsiglia assieme ad una guida turistica che ce ne ha descritto la storia e mostrato i quartieri principali. Quando l'indomani siamo partiti al mattino per fare ritorno in Italia, eravamo tutti tristi di dover lasciare quei ragazzi con i quali abbiamo legato molto nei giorni precedenti, i quali avrebbero fatto ritorno in patria il giorno stesso, ma allo stesso tempo sono molto contenta di aver avuto l'occasione di fare la loro conoscenza e di aver appreso qualcosa riguardo a loro e ai loro paesi d'origine. È stata un esperienza fantastica, che sono felice di aver intrapreso e condiviso assieme ai miei amici e sono ancora più contenta di aver conosciuto nuovi ragazzi provenienti da molte nazioni, i quali hanno usanze molto differenti dalle mie. È un'esperienza che mi ha consentito di crescere e di responsabilizzarmi e mi ha insegnato che si può sempre imparare qualcosa dagli altri."


Luca: "Ciao a tutti! Mi chiamo Luca, ho 17 anni e vivo a La Spezia.

Ho partecipato al progetto "Colours of Europe" nel mese di gennaio in Francia, più precisamente a Vitrolles, non lontano da Marsiglia.

Sono stato ospitato da un ragazzo, lui e la sua famiglia erano fantastici, molto cordiali e disponibili. Mi hanno fatto sentire a casa e per tutta la settimana mi sono sentito a mio agio,infatti mi hanno chiesto se voglio andarli a trovare quest'estate.

Questo progetto,a parer mio,è molto bello poiché conosci nuove culture e nuove persone. Io ho legato molto con delle ragazze irlandesi e dei ragazzi portoghesi e ogni tanto ci sentiamo su Facebook per sapere come stiamo e se abbiamo delle novità da raccontare. Capisci come è divertente è bello stare con nuove persone e comprendere le loro culture,la loro lingue o semplicemente il loro carattere. Io accetterei ad ogni chiusi di partecipare nuovamente a questo progetto perché mi ha fatto crescere come ragazzo e mi ha fatto provare nuove esperienze che,secondo me,sono irripetibili.

Quindi, ragazzi,se avete l'opportunità, partecipate perché non ve ne pentirete!"

Arianna: "Ciao sono Arianna e a gennaio ho partecipato al progetto Colours of Europe con altri quattro compagni. Prima di partire per Vitrolles, una cittadina vicino Marsiglia, ho realizzato un video di presentazione della nostra scuola e della nostra città. Gli altri ragazzi dello scambio ed io abbiamo fatto in più giorni riprese alle lezioni in classe, ai laboratori e ad altre attività come la piscina. Poi in città abbiamo scelto i luoghi più belli del centro da mostrare ai ragazzi delle altre nazioni ma anche i luoghi di integrazione tra le comunità straniere e gli italiani. Siamo entrati in negozi con prodotti tipici arabi, russi, cinesi e abbiamo fotografato non solo la merce ma anche l'arredamento che mostrava ancor di più le differenze tra le nostre culture. Nonostante ciò il messaggio del nostro video era quello che è possibile integrarsi. Inoltre abbiamo aggiunto foto delle mete turistiche della provincia come le cinque terre, Portovenere, Lerici e Sarzana. Poi abbiamo realizzato un altro video, questa volta per presentare noi stessi, raccontando da dove veniamo, cosa facciamo nel tempo libero ma anche cosa vorremo diventare e i nostri progetti per il futuro. Tutti i video sono stati spiegati in inglese perché potessero essere compresi da tutti i partecipanti delle varie nazioni. Già il percorso di creazione del video è stato molto interessante, ma la vera esperienza è stata partire per la Francia ed essere ospitati da una famiglia, quindi vivere le abitudini, gli usi di un altro paese. Siamo andati nel liceo che frequentano i ragazzi francesi e abbiamo svolto delle attività insieme a loro. Tutti erano molto disponibili ed accoglienti e hanno fatto in modo che l'esperienza sia assolutamente da ripetere."

Martina Arpesella, Luca Zignego, Arianna Manfroni, La Spezia, gennaio 2016


Il secondo incontro delle delegazioni degli studenti (Kecskemét, Ungheria)

Il secondo Students Meeting si è svolto dal 29 maggio al 4 giugno 2016 ed è stato ospitato dal liceo Kando Kàlmàn di Kecskemét (Ungheria). La delegazione italiana era composta dalle alunne Elena Bollentini, Valeria Croxatto, Ilenia Fierro, Giorgia Gessa, Erica Niccolai, accompagnate dalle professoresse Daniela Bertocci e Elisabetta Boggio.

Il racconto della loro esperienza:

"Abbiamo deciso di portare fuori dall'Italia ciò che la nostra città ha da offrire per farla conoscere meglio e abbattere i pregiudizi che colpiscono ogni paese, in particolare parlando degli effetti dell'immigrazione nella nostra città. Abbiamo studiato tutti gli avvenimenti più importanti che hanno colpito il nostro territorio, dalla costruzione dell'arsenale all'inserimento di nuove culture e lingue. Ci siamo divise i compiti: Valeria, Elena e Erica hanno intervistato i proprietari dei negozi per sapere da dove venissero e da quanto fossero in Italia.

Tutti i dati, sono stati utilizzati per realizzare un power point che abbiamo presentato a Kecskemét, sono stati integrati con grafici su cosa gli italiani pensassero riguardo questi negozi."

Erica: "Il viaggio in Ungheria, oltre ad essere stata un'occasione per visitare un posto nuovo, ha portato nella mia vita una cosa che prima difficilmente riuscivo ad immaginare: L'unione tra paesi geograficamente lontani. Mi spiego meglio. A Kecskemét, nella scuola Kandò non importava se eri turco, tedesco, italiano, portoghese, irlandese o francese. L'importante era essere uniti, riuscendo a comunicare mescolando forse anche più lingue e gesti, condividendo gli stessi sentimenti e la stessa voglia ed energia per lavorare insieme e produrre qualcosa che nel tempo 'colorerà le Europa' e unirà tutti i suoi paesi. È stata un'esperienza bellissima, stringere amicizia è stato veramente semplice e sopratutto spontaneo, auguro a tutti di poter avere la fortuna di partire e di compiere un'avventura e un'esperienza bella come è stata la nostra."

Valeria Croxatto e Erica Niccolai, La Spezia, 10 giugno 2016

Il terzo incontro delle delegazioni a Forte da Casa (Portogallo)

Ciao a tutti, mi chiamo Martina, ho 17 anni e quest' anno ho partecipato al progetto Erasmus tenutosi in Portogallo. Per una settimana ho alloggiato a Fuerte de Casa, ospitata da una professoressa e dalla sua famiglia, persone molto gentili, simpatiche e soprattutto disponibili, che mi hanno mostrato il loro modo di vivere e fatto sentire a mio agio ogni volta. Grazie a questo progetto ho potuto conoscere persone fantastiche e vivere nuove esperienze, sono felice d aver avuto questa opportunità che accetterei nuovamente a occhi chiusi.


Ciao, mi chiamo Alice e quest'anno ho partecipato al progetto Erasmus: "Colors of Europe" che si è svolto presso Forte da Casa in Portogallo, non lontano da Lisbona.

Io e un'altra ragazza siamo state ospitate da una professoressa della scuola che ospitava il progetto, che viveva da sola e che è stata molto disponibile e gentile con noi.

A parer mio, questo progetto è molto bello e interessante, perché ti permette di interagire con ragazzi provenienti da diversi paesi e di conoscere abitudini e magari modi di vivere diversi dal nostro; è perciò un'occasione che non si incontra facilmente nella vita e mi ritengo molto fortunata per aver avuto la possibilità di partecipare, visitando anche posti bellissimi che avranno un posto speciale nella mia memoria.



Ciao a tutti, mi chiamo Erica e frequento l'ultimo anno del Liceo G. Mazzini. Ho avuto il piacere quest'anno di partecipare al progetto Erasmus ''Colours of Europe'' e di essere stata per una settimana a Lisbona insieme ad altre quattro mie compagne di scuola. Io ed Alice, una mia amica, siamo state ospitate in casa da una professoressa di filosofia della scuola dove ogni mattina ci recavamo insieme a tutti gli altri ragazzi dei sette paesi aderenti al progetto per attività di vario tipo. Ci hanno inoltre portati a visitare monumenti della città, musei e quartieri del posto riguardanti l'argomento principale su cui abbiamo lavorato:l'immigrazione.
Ci siamo divertiti tantissimo durante il soggiorno e abbiamo conosciuto persone di culture e tradizioni diverse dalle nostre; con alcuni di loro, sono rimasta in contatto, spesso ci scriviamo e spero di rivederli un giorno. Come ogni viaggio, anche questo mi ha insegnato qualcosa e quel qualcosa, non lo dimenticherò mai.


Ciao, sono Aurora! Quest'anno ho avuto la fortuna di poter partecipare al progetto "Erasmus +, Colours of Europe".

Che dire...è stata un' esperienza fantastica, un' opportunità incredibile per scoprire culture diverse dalla mia e per conoscere ragazzi provenienti da Turchia, Francia, Germania, Ungheria e specialmente Portogallo con i quali infatti ho stretto un bellissimo rapporto.

La famiglia che mi ha ospitato è fantastica ed è stata gentilissima con me.

In questi giorni di scambio abbiamo partecipato a diversi incontri riguardanti il tema dell'immigrazione in Europa, e proprio grazie a questi mi sono resa conto di quanto questo tema sia interessante!


Ciao a tutti, sono Camilla! Quest'anno ho avuto l'opportunità di partecipare al progetto Erasmus "Colours of Europe" che si è tenuto nella scuola portoghese di Forte de Casa.

Sono stata ospitata da una famiglia nella quale mi sono sentita come a casa. Sono stata proprio bene!

In quella settimana ho avuto la possibilità di scoprire la cultura portoghese e conoscerne tante altre: turca, tedesca e francese e ungherese.

Abbiamo affrontato il tema dell'immigrazione ed è stato davvero interessante!

È stata un'esperienza meravigliosa che rifarei altre mille volte ancora!

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